Ricorda
- Non importa quello che scriverai, basta che scrivi ciò che senti davvero
- Se sarai onesto/a con te stesso/a riuscirai anche a comunicare e a toccare l'animo di chi ti leggerà
- Il processo di scrittura ti aiuterà a rimuovere lo stress mentale e fisico riportandoti un senso di calma e di lucidità
- Focalizzerai meglio anche i tuoi obbiettivi
- Quindi scrivi, liberati dai tuoi pesi e vola...
Per saperne di più...
Obbiettivi del workshop
- Molta pratica, meno teoria
- Stimolare nuove idee e nuova energia creativa
- Focalizzare la concentrazione su obbiettivi personali
- Imparare ciò che conta e ciò che non conta per costruire la propria storia
- Effettuare collegamenti preziosi attraverso la prosa di grandi scrittori
- Migliorare il proprio vocabolario
- Scoprire anche l’importanza della lettura. Chi ama veramente scrivere, prima di tutto deve amare la lettura. Leggere buoni libri fa migliorare, leggere brutti libri insegna gli errori da evitare.
Come si svolge il corso
- Durante i primi incontri gli allievi/autori decideranno in quale forma scrivere il proprio testo. La docente li aiuterà a vincere le resistenze e li stimolerà a ricordare, ordinare le idee e proiettare sul foglio evocazioni del passato e momenti del presente.
- Ognuno potrà esprimere ciò che meglio crede attingendo al proprio vissuto oppure ispirandosi a un’opera d’arte, un film, un testo tratto da un giornale, un blog o un libro per parlare di sé. I testi potranno essere redatti liberamente sotto forma di lettere, capitoli della propria autobiografia, diari, poesie, memorie di viaggio o racconti.
- Durante le prime lezioni la docente scriverà a sua volta di sé mentre accompagnerà le persone in uno scambio collettivo, umano oltre che letterario. Si parlerà anche di incipit, stile, personaggi, dialoghi, ambientazioni, descrizioni e scene con esercitazioni pratiche e supervisione dei testi.
- Negli incontri successivi i partecipanti potranno iniziare a scrivere il loro elaborato descrivendo nei minimi dettagli sensazioni, emozioni sensoriali e stati d’animo rimasti impressi nella memoria e che creano serenità o sofferenza (immagini, tatto, parole, suoni, odori). L’esternazione del trauma trasferito su carta aiuterà la mente a elaborare un dolore (o una gioia) e a produrre un distacco emotivo. Scrivere quello che si prova e di cui difficilmente si riuscirebbe a parlare senza rischiare di essere fraintesi, può diventare un ottimo specchio per vedersi e capire dove si trova la via di uscita.
- Il lavoro procederà in aula anche con testi più lunghi e approfonditi. Chi lo desidera potrà ritagliarsi del tempo anche a casa e procedere come se dovesse scrivere un romanzo.
- Alla fine del corso ci sarà l'intervento di un noto esponente del mondo letterario che racconterà la sua esperienza personale in relazione alla scrittura.
Per ricapitolare:
- In una società frenetica e ricca di stimoli come la nostra, dove non si stacca mai la spina, prevalgono sempre di più relazioni virtuali, narcisismo, ambiguità e superficialità. Inoltre siamo spesso arrabbiati, ansiosi, pieni di dubbi, confusi, nervosi e terribilmente soli. Ecco allora che scrivere ci può aiutare a recuperare una dimensione più autentica e a far chiarezza dentro di noi. In breve, si scrive perché si sta male e si vuole stare meglio.
- Perché una scrittura guidata? La maggior parte delle persone temono di esprimere le proprie emozioni e debolezze per il timore di essere giudicate. Stimolando una narrazione spontanea e mai forzata, la vostra guida vi aiuterà ad aprirsi e a mettere per iscritto ciò che si prova e non si hai mai avuto occasione o coraggio di esternare.
- Cosa succede mentre scriviamo? Così come l’aria, l’ambiente, i cibi, le bevande, i suoni, i colori, i profumi e gli affetti penetrano dentro di noi, anche le parole lasciano traccia. Esprimendo le proprie emozioni negative, elaborandole e trasformandole in stati d’animo positivi, invieremo dei messaggi biochimici, elettrochimici ed elettromagnetici corroboranti per ogni cellula del nostro corpo. i clic qui per effettuare modifiche.
- Scrivere fa bene alla salute. Così come il canto, la pittura e la scultura, anche la scrittura viene sempre più utilizzata in ambito terapeutico. È scientificamente provato che scrittura e benessere sono sempre più collegati per ottenere e mantenere un equilibrio emotivo, fisico e spirituale. Una ricerca americana (*James W. Pennebaker, PhD, Cattedra di Psicologia presso l’Università del Texas, pioniere della writing therapy), ha dimostrato che mettere nero su bianco le propri preoccupazioni o emozioni, può abbassare la frequenza cardiaca e fortificare l’organismo per combattere le infezioni. Senza contare l’effetto benefico che può avere su un evento traumatico della propria vita (situazioni relazionali, malesseri psicosomatici e così via).
- Molti grandi scrittori hanno scelto di raccontare la propria storia con la quale spesso hanno avuto successo. Quanti di noi hanno provato, almeno una volta nella vita, il desiderio di fare altrettanto? E quante volte abbiamo pensato di trasmettere un messaggio di speranza a chi si trova in una situazione da noi stessi sperimentata? Raccontare la propria storia, esprimere ciò che si ha dentro, può essere davvero liberatorio.
- Siamo tutti scrittori. Ormai è risaputo: soprattutto in Italia molti scrivono e pochi leggono. In effetti il Belpaese è una fucina di scrittori potenziali, grafomani inclusi. Sono in molti ad avere un manoscritto nel cassetto ma il più delle volta non sanno perché lo hanno scritto: per soldi?, per svago?, per noia?, per uscire dal grigiore dell’anonimato? per egocentrismo? Scrivere e pubblicare non è più, come in passato, un privilegio per pochi. Oggi, volendo, tutti possono scrivere e pubblicare di tutto, ovunque e in qualsiasi momento. Proprio per questo l’approccio alla scrittura dovrebbe essere selettivo e di qualità, ma soprattutto sincero, appassionato e idealista (in questo modo, inoltre, si sopporta meglio anche la fame...) Soltanto così si riuscirà a comunicare davvero qualcosa di autentico, a esprimere ciò che si ha dentro e a toccare gli animi di chi ci legge. E a combattere i propri demoni interiori...